Ambula Ab Intra

AMBULA AB INTRA – muoviti dall’interno (DICONO GLI ALCHIMISTI)

“uomo conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli dei”(Oracolo di Delfi)

Che cosa significa essere  in  “PRESENZA”?

Non voglio parlarVi di come acquisire conoscenze intellettuali sull’argomento ,in quanto non sono di certo un esperto, ma solamente di come decidere di ottenere una reale trasformazione di se stessi.

La presenza è uno stato di prolungata osservazione.

Ho letto molti libri e articoli sull’argomento, che mi hanno condotto verso un percorso di auto-osservazione o presenza.

E’ fondamentale innanzitutto comprendere che stiamo dormendo, sentirlo dentro di noi e partire da qua con quello che viene definito “lavoro su di sé”.

E’ questo  il punto di partenza per osservare noi stessi, ovvero i comportamenti della nostra personalità (sensazioni, emozioni e pensieri che nascono durante la giornata).

Da questa osservazione dovremmo  trovare la forza di creare un “testimone” che guardi con distacco le reazioni che abbiamo,e come ci relazioniamo con ciò che ci accade e ci circonda.

Proseguire quindi su questo cammino attraverso ‘il ricordo di sé’, ovvero la sensazione di esserci aldilà della macchina biologica (cioè il corpo,l’involucro dove alberga la nostra anima), e l’unico modo per svilupparlo è appunto cercando di ricordarlo tutte le volte che ci è possibile.

Infine il coronamento del lavoro, della strada che stiamo seguendo, nonché il passo più complicato è cercare di raggiungere il totale non-giudizio. La conseguenza del nostro giudicare gli altri, porterà inevitabilmente il peso del giudizio su di noi. Il non-giudizio  invece, benché difficile, porterà al perdono. Non parliamo di perdono verso gli altri, ma di riuscire ad accettare ed infine perdonare aspetti di noi stessi che non ci piacciono, siano essi fisici, emotivi o mentali.

L’argomento è sicuramente complesso, ma proprio per le esperienze che  io stesso ho vissuto posso assicurarVi che è l’unico modo per “aprire gli occhi”, per svegliarci.

In questi anni, più o meno dal 2012 ho iniziato a seguire questo “metodo”, questo nuovo modo di vedere la vita: mi sono mosso dall’interno e ho sondato i miei stati d’animo senza cercare di modificarli; li ho solo guardati, osservati, come se  fossi un semplice spettatore. Dopo qualche tempo di esercizi e prove di osservazione, mi sono sentito in grado di agire e non reagire secondo i concetti che Vi ho esposto, senza mai reprimermi.

Anche in fisica quantistica esiste il concetto che l’osservatore modifica l’oggetto osservato.

Provare per credere, ma in questo caso mi sento di dirVi che forse  è meglio credere per provare.

 

Ricapitolando:

  • Osservazione ed esercizi sul ricordo di sè: immaginare un testimone che ci osservi con distacco senza essere emotivamente coinvolti con la realtà e le sue sofferenze;
  • Il non-giudizio: perdonare se stessi, accettare la propria persona , non giudicarsi  né giudicare gli altri o le situazione che ci vedono coinvolti.

Gli alchimisti trasformavano il piombo in oro; lo stesso concetto lo possiamo traslare in questa situazione: il ricordo di sè e la presenza, permettono all’uomo di non rimanere in balia di emozioni ed eventi esterni che non può controllare ma, semplicemente osservandosi potrà trasformare emozioni pesanti (odio, paura, invidia, gelosia, senso di inadeguatezza..) in emozioni superiori(amore, compassione, tenerezza, coraggio, genialità..).

Vorrei concludere dicendo: “osservare l’interno per operare sull’esterno”. Questo semplicemente è ciò che ho compreso io stesso sulla base delle esperienze che ho vissuto e sto vivendo.

La vita è un film e solo noi siamo i registi.

 

Per chi fosse interessato, di seguito troverete una sorta di Bibliografia per approfondire questi argomenti:

“La Porta Del Mago” (Salvatore Brizzi);

“il Potere Di Adesso” (Eckhart Tolle);

“La scuola Degli Dei” (Stefano D’anna).