IL FREDDO E’ NOSTRO AMICO

“non è magia, è fisiologia”. (Wim Hof)

Da circa un anno, mentre sono sotto il getto di acqua calda della doccia, cerco di concentrarmi e “ osservare” il mio respiro, poi in modo quasi repentino, faccio scorrere l’acqua fredda sul mio corpo per 2 o 3 minuti, abbassando cosi gradualmente la temperatura.

Sono pazzo?

Assolutamente no. Forse però alcuni di voi, tra cui io stesso fino a poco tempo fa, non sanno quali siano i benefici del freddo sul nostro corpo e sulla nostra mente.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che, l’esposizione al freddo esercita un effetto favorevole sulla salute e sull’umore. Non siamo più abituati al freddo. In inverno, negli spazi chiusi (casa, scuola, ufficio…) c’è sempre una temperatura media di 20° C; e quando usciamo all’aria aperta ci copriamo con giacche pesanti, cappelli e sciarpe.

Esporci con regolarità al freddo, significa “allenare” i vasi sanguigni, facendoli chiudere e spingendoli poi ad aprirsi nuovamente. Questo movimento, fa sì che il freddo porti al miglioramento di arterie e vene, ma anche del cuore. Dona inoltre un aspetto fisico migliore, con pelle più soda e capelli più splendenti. Il freddo inoltre, aumenta i livelli di energia, migliora l’umore e dona quindi una maggiore fiducia in se stessi.

Documentandomi su come il freddo agisca sul corpo fisico dell’uomo, ho scoperto che esistono due tipi di grasso corporeo:

  • BIANCO: serve principalmente per immagazzinare energia. E’ una riserva di sostanze nutritive, funge da isolamento per il corpo e protegge gli organi.
  • BRUNO: serve a riscaldare il corpo bruciando acidi grassi e glucosio, genera calore. Ad esempio i neonati presentano molto grasso bruno in quanto devono riuscire a scaldarsi velocemente.

Gli adulti delle società occidentali, di grasso bruno non ne hanno quasi per niente.

Sarà forse a causa degli strati di vestiti e coperte che ci mettiamo addosso?

Sembra però, che questo tipo di grasso possa essere attivato dal freddo,  per mantenere il corpo alla giusta temperatura.

Tornando alla mia esperienza in proposito, ovviamente ognuno di noi è giusto che segua il proprio percorso e i propri ritmi. L’importante è che qualunque scelta si faccia, porti ad un cambiamento progressivo e non repentino, ma soprattutto è importante ascoltare le proprie sensazioni.

Non vi nego che le prime volte non è stato facile, è comunque uno sforzo e come tale richiede una buona dose di volontà. Nell’episodio della doccia che vi ho raccontato, dopo un primo momento di resistenza sotto il getto di acqua fredda, i pensieri sono svaniti e le uniche sensazioni rimaste sono state di benessere, di buonumore e di fiducia in se stessi.

Ovviamente come sempre, vi racconto la mia personale esperienza e scrivo in queste pagine ciò che ho appreso documentandomi e leggendo.

Per chi fosse interessato come me ad approfondire l’argomento, vi segnalo il libro che mi ha fatto scoprire che “il freddo” non è solo brividi e ghiaccio, ma può divenire forza e benessere:

“La forza nel freddo” di Wim Hof e Koen De Jong

                    28/02/2021